5 agosto 2017

L'Iliade di Omero: consigli per la lettura

Da tempo stavo rimuginando se condividere o meno alcuni consigli a chi ha deciso tante volte di leggere per la prima volta e per conto proprio "l'Iliade". E poiché questo blog punta a voler donare alcuni "input" di varia natura ai (pochissimi) lettori, ritengo sia il posto giusto per fare ciò.

Probabilmente dover leggere e ascoltare a scuola le gesta degli eroi "dell'Iliade" attraverso la traduzione (a dire il vero non una semplice traduzione) del Monti ha portato molti all'esasperazione, alla noia e a non conservarne un ricordo molto positivo. Perché si, bella quanto si vuole e sicuramente di grande importanza, ma trovo "l'Iliade" di Vincenzo Monti una lettura poco interessante per un ragazzino delle medie. Dunque non mi sorprende se molti, giunti all'età adulta, continuano ad evitare questo poema classico e capisco benissimo come non sia molto facile giungere alla nobile decisione di leggerlo a causa di questa traduzione non alla portata di tutti (non alla mia di sicuro!) che può aver lasciato un brutto ricordo ai più.

Con questo post voglio condividere la mia trascurabile esperienza di lettura del Poema Epico per eccellenza per aiutare chi, pur avendo timidamente iniziato ad accarezzare l'idea di leggerlo, ne teme ancora il contatto. Spero di riuscire a donare qualche contributo - anche piccolo - al fine di facilitarne la lettura a tutti gli interessati, segnalando traduzioni italiane del testo forse poco conosciute e/o involontariamente trascurate. Infatti, ho una buona notizia: non esiste solo l'impegnatissima traduzione di Vincenzo Monti e "l'Iliade" può essere letta senza rischiare di lanciare il libro dalla finestra.


"L'Iliade" ha una carica di suggestione pazzesca e smuove l'immaginazione richiamando alla mente immagini che nulla hanno da invidiare ai dipinti campali dei più grandi pittori della Storia, quindi inevitabilmente tende a richiamare l'attenzione e la curiosità di un lettore. Tuttavia, quando mi sono ritrovato a leggerla, mi sono accorto ben presto che alcune traduzioni italiche del poema presenti nelle librerie erano un po' troppo "astruse" ed ostiche per il mio cervello limitato. Io, francamente, non volevo assolutamente rovinarmi quest'esperienza a causa di una traduzione non nelle mie corde e, tra un colpo di fortuna e un po' di ricerca, alla fine sono riuscito a leggerlo anche più di una volta e ad apprezzare questo celebre, immortale classico dell'Antichità come mai avrei sperato grazie a delle traduzioni affatto "contorte".
Ed eccole qui di seguito.

1 - L'Iliade tradotta da Giovanni Cerri

Per chi vuole rimanere fedele al poema in versi, la traduzione di Giovanni Cerri (poeta italiano di alto livello del 900) secondo me può essere l'ideale. Questa vanta il testo greco a fronte, tante note di approfondimento a piè di pagina a cura di Antonietta Gostoli e un interessante saggio in apertura di Wolfgang Schadewaldt (noto come il traduttore di Omero), oltre a un'introduzione dello stesso Cerri, che permettono di approfondire e chiarire alcuni aspetti sia della cultura greca sia dello stesso poema.

Troverete una traduzione letterale in verso libero in un italiano ben comprensibile "tra forme del linguaggio quotidiano e forme tradizionali di sapore arcaico" che riesce a donare un'esperienza affatto ostica e una lettura facilitata. Per un lettore neofita di Omero alla ricerca di una lettura dilettevole credo sia un'ottima scelta - se vuole mantenersi fedele a una traduzione in versi chiaro.

2 - L'Iliade tradotta da Maria Grazia Ciani

Con Maria Grazia Ciani (esperta di letteratura, civiltà, storia e lingua greca) entriamo nel suggestivo e magico mondo della prosa.

Probabilmente i più puristi potrebbero storcere il naso, ma è un testo perfetto per un lettore (neofita e non solo) che vorrebbe leggere il poema secondo una struttura riconoscibile. Ma non si deve sottovalutare l'operazione della Ciani: il testo non viene appiattito o semplificato esasperatamente e conserva tutto il suo spessore, semplicemente si fa leggere tranquillamente anche da noi comuni mortali sfruttando per l'appunto la prosa e un registro non oscuro.

Infine, anche qui abbiamo un "commento" a cura di Elisa Avezzù (non sono state usate note puntuali ritenute dispersive) diviso in ventiquattro tematiche ognuna per i ventiquattro libri che compongono il poema. Ciliegina sulla torta è l'interessante e non striminzita introduzione di Maria Grazia Ciani che dona non poche perle di conoscenza. Consigliato anche più della traduzione del Cerri (naturalmente senza nulla togliere a quest'ultimo, ci mancherebbe).

3 - L'Iliade secondo Baricco

Questa versione dell'Iliade intitolata "Omero, Iliade" è stata un'autentica rivelazione per me ed è il gioiellino finale di questa breve lista di consigli.

Quello che distingue questa "versione" dalle altre è che non si tratta in realtà di una traduzione, ma di una reinterpretazione e di un "rimontaggio" dell'Iliade originale che da poema si trasforma in un testo narrativo in prosa tanto da sembrare un libro dei giorni nostri. Grazie alla struttura a monologhi seguiremo le vicende della guerra di Troia dalle bocche dei protagonisti, dal punto di vista di coloro che quella guerra l'hanno vissuta sulla loro pelle.

Attraverso un linguaggio comprensibilissimo e conservando comunque uno stile aulico ed epico, Baricco ci ha donato un "Iliade" nuova, fresca, fluida e molto ridotta nella sua totalità, ma carica di emozioni nuove e stracolma di nuova forza e di sapori inediti. Credo che sia il testo perfetto per chiunque voglia approcciare a questo classico e lo straconsiglio anche a chi ha già letto "l'Iliade" in passato perché, grazie a Baricco, potrà scoprire nuove sfumature e al contempo riscoprire il poema omerico sotto una nuova e folgorante luce.

Imperdibile!


Siamo arrivati alla fine. Spero di essere riuscito a dileguare qualche dubbio offrendo concretamente qualche strada da seguire con una certa sicurezza (anche se consiglio vivamente di compiere una ricerca personale e sfruttare questo modesto post solo come una base e non un punto di arrivo, perché il sottoscritto non è un esperto e ho puntato tutto su un'esperienza personale e gusti soggettivi). Tuttavia, voglio donarvi un ultimo consiglio generale prima di lasciarvi alla vostra ricerca e scelta.

Secondo me leggere deve essere un piacere, ed ecco perché non trovo giusta l'affermazione secondo la quale non esisterebbe altra "Iliade" al di fuori di quella di Vincenzo Monti. A mio parere, ognuno deve approcciare a una traduzione iliadica che più si avvicina al proprio gusto, lasciando da parte l'integralismo di alcuni. Io ho trovato le tre traduzioni sopra consigliate ottime e perfette per chi non possiede, come il sottoscritto, grandi competenze linguistiche, ma ognuno può trovare quella che più si adatta alle proprie esigenze e capacità anche perché nel Bel Paese ce ne sono a bizzeffe da scegliere e scoprire.
Insomma: non fatevi condizionare da nessuno, siate liberi e leggete la traduzione che sentite di più nelle vostre corde perché, alla fine, l'importante è leggerla questa "Iliade"...

Buona lettura!

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